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Livio Maggi è nato a Bosnasco il 9 aprile 1924, in frazione Cardazzino, figlio di Elvira Maggi e di padre non dichiarato. Con la madre si trasferisce a Genova, dove risiede in via Del Duca e di mestiere fa il tornitore. Entra nelle formazioni partigiani liguri dal 10 aprile 1944 con il nome di battaglia - Maggio -, nella Seconda Divisione - Felice Cascione - in provincia di Imperia sulle colline dietro a Sanremo, nella Quarta Brigata, dove svolge anche funzioni di infermiere, tanto da essere soprannominato - il dottorino -.
Viene catturato dai tedeschi il 3 marzo 1945 a Grattino, località compresa nel comune di Molini di Triora in Valle Argentina, con il compagno di Brigata Quinto Verrando. I due partigiani sono trattenuti per otto giorni in una stanza del presidio tedesco di Molini di Triora, interrogati e torturati per fargli rivelare dove si trovano altri partigiani. Il successivo 11 marzo sono legati e portati sulla collina panoramica di Agaggio Superiore perché indicassero i luoghi di ritrovo dei partigiani; di fronte al loro persistente silenzio ricevono entrambi un colpo di pistola alla nuca.
Quinto Verrando muore dopo pochi minuti, mentre Livio Maggi rimane a terra agonizzante. Quando i tedeschi si allontanano, alcune donne del luogo, sentiti i rantoli del Maggi, ancora in vita, lo portano in un fienile nascosto, dove viene assistito fino al 25 marzo, quando muore. Il parroco di Agaggio don Rodini celebra i funerali e Livio Maggi viene sepolto provvisoriamente nel cimitero di Agaggio Superiore, quindi, dopo la Liberazione la madre lo farà traslare al cimitero genovese di Staglieno dove tuttora è ricordato da una lapide con fotografia.
(Biografia predisposta da Paolo Braga - ANPI Castel San Giovanni - La data di nascita è stata rilevata dal sito: www.anpigenova.itelenco-generale-dei-caduti) |