PECCHI Giovanni Giuseppe, di Enrico e Mentina Moro, nato a Chignolo Po il 30 ottobre 1926, morto a Dresden (sottocampo di Flossenbürg).
Di professione operaio, si sottrae ai bandi di reclutamento della Repubblica Sociale Italiana. Secondo le notizie contenute nella cartella personale viene arrestato il 27 luglio 1944 a Belgioioso mentre cerca di convincere alcuni alpini della Divisione Monterosa a passare nelle formazioni partigiane dell Oltrepò. Condotto alle carceri giudiziarie di Genova, dove viene torturato, è successivamente trasferito al carcere di San Vittore di Milano. Assegnato al campo di Bolzano il 17 agosto, matr. 3073. Da qui, il 5 settembre 1944 viene deportato al campo di Flossenbürg, dove arriva il 7 e gli viene assegnato il n. di matricola n. 21727, cat. “Politich” (trasp. 81).
Il 24 marzo 1945 è trasferito al campo di Dresden, muore in data ignota. Dresden Reichsbahn fu aperto nel marzo 1945, con l’obiettivo di far lavorare alla riparazione dei binari della stazione e allo sgombero delle macerie. Il 24 marzo 500 persone tra cui 35 italiani arrivarono dal campo principale. Non si sa esattamente dove fossero alloggiati, si ipotizza in una costruzione vicina alla stazione. Si sa molto poco di questo gruppo sfortunato che dovette vivere in un luogo “non luogo” senza nulla e che fu subito falcidiato da una epidemia di tifo. Pecchi era l’unico italiano del trasporto 81. Morto di freddo o di stenti? Ucciso da qualche kapo per la sua incapacità di sopportare il duro lavoro? Perito nell’epidemia di tifo o nella marcia di eliminazione che sarebbe terminata il giorno 8 maggio 1945?
Al padre. Carceri giudiziarie centrali di Genova, 27 luglio 1944
Caro padre sto molto bene e non preoquparti di mè mi trovo in codeste carceri ciudiziarie di cenova non preoquparti di mè fatemi sapere vostre notizie qua noi stiamo molto bene abiamo unora di passegio poi a mezo giorno abiamo la minestra, ci danno il tabocco fatemi sapere se mamma sta bene sapete ci sono molti alarmi ma non fanno niete caro padre spero di tornare presto fammi sapere se dove lavoravo io mi a liquidato e che pesano di me fami sapere se il dotor meo pesa di mè e della sua bicicleta fami sapere se la zia gigi sta bene e se il domenico sta bene o se è ancora malato. Non pesate male di me e fate conto che io fossi a casa fatemi sapere vostre notizie e non pesate male di mè salutami mariucca e la lini la franca e la nela e anche la tina e salutami tutti i miei amici tanti saluti vostro figlio Gianni Se potete farmi avere un po di denari se potete Al padre. Bolzano, 21 agosto 1944
Caro padre sto bene e non pesare male di me mi trovo a Bolzano sto molto bene fammi avere un po di soldi se potete e al piu presto posibile e in sieme il pacco dei vestiti, e un po di tabacco con le cartine fate piu presto posibileIn sieme a me ci sono due di lodi e dicono che conoscono il sing. Giovanni e sono in sieme anche due di verona stiamo molto bene e non pesate male di me o ricordatevi di mè di fare piu presto posibile di mandarmi i vestiti e i soldi e anche il tabacco e le cartine ricodateviTanti saluti vostro Gianni e tanti baci alla mariucio al papa e anche mamma e lina il mio indirizo è questo che cè sotto.Pecchi Giovanni matricola 3073 POLIZEILICHES DURCHGANGSLAGER BOLZANO
(Fonte: ANED Biografie dei Deportati Pavesi) |