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Zampieri Ludovico |
di anni 38 |
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Nato a Milano il 1° dicembre 1907, morto a Niemegk presso Berlino. Compie gli studi a Pavia e diventa giornalista. Nell'estate del 1944 aderisce alle formazioni partigiane dell'Ossola. Compie missioni di collegamento tra i comandi di città e le unità partigiane combattenti. Il 20 dicembre 1944 Ludovico Zampieri era in missione di collegamento per la Resistenza. Passando da Pavia, dove abitava e lavorava per la Provincia Pavese, fece sosta in piazza del Carmine civico 6 per dare un saluto a sua madre, Leopolda Chiodo, e a suo padre Giusto, docente di storia della musica presso l’Università. Probabilmente allertate da una spiata, le SS fecero irruzione nello studio del padre, e lo trascinarono via. Dopo lunghi interrogatori e torture nelle carceri di via Romagnosi, è trasferito a San Vittore. “Nella mia famiglia - dice la nipote Gabriella- si è tramandata la memoria delle SS che si fermarono ad osservare gli strumenti di musica del padre. Si sa, dicevano i miei, i tedeschi amano la musica...Quei minuti salvarono, forse, la vita a qualche partigiano, perché Ludovico riuscì a trarre di tasca un biglietto clandestino che forse svelava nomi o indirizzi della Resistenza e a passarlo a sua madre che lo fece sparire”. Da qui è deportato al campo di transito di Bolzano, e il 13 febbraio 1945 a Rothensee. Nell'aprile del 1945, con l'avanzata dell'Armata Rossa, il campo viene sgomberato e i deportati vengono avviati in direzione di Magdeburg. Secondo le testimonianze di compagni di deportazione, Zampieri, giunto a Niemegk, è morto. |
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RICORDATO NEI SEGUENTI LUOGHI:
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Pavia - Piazza del Carmine 6
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Pietra d'inciampo posata il 26 gennaio 2021 davanti all'ingresso dell'abitazione dove Zampieri abitava a Pavia in piazza del Carmine 6
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Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
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+45.18709, +09.15215 |
+45°11.225’, +09°09.129’ |
+45°11'13.5", +9°09'07.70" |
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