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Civile, farmacista, nato a Ricadi (CZ) il 27 giugno 1898.
Nel libro di Giorgio Cretì e Silvio Corbellini sono riportate le testimonianze locali dei fatti accaduti nei giorni 26 e 27 aprile 1945. Qui di seguito sono riportati alcuni stralci del testo che riguardano i personaggi citati.
"Una colonna tedesca, il 27 aprile 1945, in ritirata verso il Brennero, avvicinandosi a Villanterio viene attaccata da alcuni patrioti di Villantrio che il giorno precedente avevano arrestato il presidio tedesco qui di stanza. Dopo avere liberato i prigionieri tenuti all'interno del Municipio, i tedeschi si spargono all'interno del paese e per rappresaglia uccidono a caso alcune persone. Tra queste Campesi Guglielmo che, sentendo sparare, si era alzato dal letto e spiava da dietro una cortina della finestra. Il Campesi fu trasportato ferito al Policlinico di Pavia dove morì 2 giorni dopo il 29 aprile. Qualcuno ha raccontato che prima gli hanno ucciso la cagna Elda, poi sono andati in casa, lo hanno chiamato per nome e lo hanno mitragliato sulle scale. Una specie di vendetta, insomma.
Dall'altra parte del Lambro, in via della Chiesa, per andare al cimitero, l'agricoltore Edoardo Perucchini, di 71 anni, teneva la porta di casa aperta e si era affacciato in cima alle sale sentendo dei rumori. Lì fu freddato da una raffica di mitra e ruzzolò giù fino all'ingresso.
Giuseppe Gandini di 50 anni, abitava in via Lambro, proprio in fondo; era in casa quando sentì sparare e si affacciò in cortile. Poi rientrò precipitosamente e chiuse la porta: gli spararono dal buco della chiave e morì subito." |