|
Partigiano appartenente alla Brigata Crespi, di anni 25. Il 27 aprile 1945, in pieno clima di euforia, a Vigevano, quando la città sembra ormai libera, arrivano da Mortara i tedeschi che viaggiano su tre convogli ferroviari. I partigiani, dopo avre tentato invano di ottenerne la resa, cercano di mettere in atto alcuni tentativi per evitare che i convogli entrino in città; tentativi però falliti. I tedeschi, nel frattempo, arrestano nella periferia della città quattro cittadini che interrogano per accertarsi sulla consistenza delle forze partigiane presenti in città, dopodiché li costringono a salire sulla prima locomotiva e partono verso la città. A questo punto,da ogni edificio circostante piovono colpi verso i treni con ogni tipo di arma. Il treno viene fatto deviare su un binario morto e deraglia impattandosi contro un carro fermo carico di rottami di ferro. Gli ostaggi che si trovano sulla locomotiva tentano la fuga ma due di essi, Franchini Natale e Sacchi Ambrogio, vengono uccisi dai tedeschi. In seguito ai colpi da arma da fuoco ricevuti e al lancio di bombe a mano, una locomotiva prende fuoco e i tedeschi si danno alla fuga cercando nascondiglio nelle case. Durante questi scontri perdono la vita 9 cittadini vigevanesi: Bonomi Bruno, Boselli Pierino, Chiappani Felice, Guaita Angelo, Palmenti Cornelio, Pazzi Battista, Pisani Natale, Rossini Gianfranco rimasto ucciso presso la propria abitazione, Tambussi Angelo. In seguito alle ferite riportate moriranno nei giorni successivi a Vigevano i partigiani: Pelucelli Roberto il 3 maggio 1945, Cassinera Giuseppe l' 11 maggio, Fabbris Egisto e Castiglia Pietro il 10 maggio. |