Civile di anni 44,  nato a Gambolò e residente a Vigevano, rimasto ucciso a Vigevano il 27 aprile 1945 in seguito allo scoppio delle munizioni presenti sui treni che erano stati attaccati dai partigiani; infatti,  a battaglia ultimata, nel pomeriggio dello stesso giorno, molte persone erano accorse ai treni che risultavano carichi di viveri e merci di varia natura oltreché di armi e munizioni. Le fiamme avevano però interessato gli esplosivi trasportati e un'improvvisa esplosione provocò la morte di quattro persone: Corsico Cesare un bambino vigevanese di 6 anni, Buffa Caterina, Costa Giovanolo Giuseppe e Tamburelli Michele.