PIETRE D'INCIAMPO
 
Botto Anna
di anni 50
 

Antifascista, di professione maestra, nata ad Alessandria il 31 gennaio 1895. In un'aula delle scuole elementari di Piazza Vittorio Veneto, a Vigevano, una lapide a bassorilievo ricorda la nobile figura di educatrice, di donna, di patriota della maestra Anna Botto, raro esempio di bontà e carità cristiana. Nel suo curriculum didattico, ricco di quasi un trentennio d'ininterrotto insegnamento, figurano ben diciott'anni di attività dedicata nella Provincia di Pavia, a Langosco, Robbio, Pelestro e Vigevano. Dopo l'8 settembre 1943 gli eventi bellici impegnano la Botto a dare umana e coraggiosa assistenza ai militari inglesi fuggiti dai campi di prigionia, rifugiatisi nelle campagne della Lomellina; porta loro il latte e gli altri generi alimentari di cui hanno bisogno, in attesa ch'essi possano intraprendere la via della libertà verso la Svizzera. Non solo, ma in quest'attesa molti ne ospita nella propria casa, a Vigevano, in Via del Popolo (lo stesso palazzo ove ha sede il fascio!); uno di questi, ammalato, la cui gamba é minacciata dalla cancrena, viene da lei assistito e ogni giorno condotto per le necessarie cure da un medico di fiducia. Anna Botto viene arrestata dai fascisti, una prima volta, il primo maggio del 1944, "rea" di aver partecipato con la sua scolaresca alla messa di suffragio per lo studente Carlo Crespi, il giovane vigevanese fucilato dai tedeschi a Varallo. Nell'interrogatorio che ne segue mantiene un contegno dignitoso, oltremodo coraggioso: bolla d'infamia i suoi carcerieri per i delitti cinicamente perpetrati al servizio dei nazisti. Scarcerata il 10 maggio 1944, si fa più guardinga ma continua con rinnovato ardore la sua attività clandestina, portando a termine pericolose missioni affidatele dai partigiani e dai patrioti con cui rimane sempre in stretto contatto. In occasione di una delle tante missioni, ormai strettamente sorvegliata dai fascisti, viene sorpresa ed é nuovamente arrestata e tradotta nelle carceri giudiziarie di Pavia (luglio 1944). Qui una spia (certa Berio) - subdolamente messa in cella con lei - riesce a carpirle notizie sull'attività di alcuni patrioti, che - in seguito - vengono tutti arrestati. Nella seconda metà del mese di agosto Anna Botto é trasferita al carcere di San Vittore, a Milano, da dove il 20 settembre 1944 viene inviata nel campo di transito di Bolzano. Nei primi giorni del mese di ottobre viene deportata nel campo di sterminio di Ravensbrück e in seguito é destinata al "blocco" delle invalide. Di lei non si sono avute più notizie. Le deportate superstiti l'hanno vista per l'ultima volta nel mese di novembre del 1944. Qualche giorno prima della liberazione del campo, quel "blocco" é stato incendiato dalle SS con i lanciafiamme: nessuna deportata ne é uscita viva.

Fonte: http://www.associazioni.milano.it/aned/tr_udine/1998/3/articles/1998-3-A7.html

 

 
 
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RICORDATO NEI SEGUENTI LUOGHI:
 
Vigevano - Scuola Primaria Regina Margherita
Targa muraria posta all'interno della Scuola Primaria Regina Margherita in piazza Vittorio Veneto 17 a Vigevano  (PV)....
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+45.318800, +08.861466
+45°19.128’, +08°51.688’
+45°19’07.68”,+08°51’41.28"
 
divisorio_nomi.jpg
Vigevano - Sacrario posto all'interno del Cimitero
Ricordo posto nell'ambito del grande monumento all'interno del cimitero di Vigevano  (PV)....
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+45.328766, +08.867950
+45°19.726’, +08°52.077’
+45°19’43.56”,+08°52’04.62
 
divisorio_nomi.jpg
Vigevano - Via del Popolo 11
Pietra d'inciampo posata il 19 gennaio 2018 davanti all'ingresso dell'abitazione di Anna Botto in via del Popolo 11 a Vigevano  (PV).  ...
 
Coordinate GPS del Luogo del Ricordo:
+45.31660, +08.85600
+45°18.996’, +08°51.360’
+45°18’59.76”,+08°51’02.16
 
divisorio_nomi.jpg
 
Elenco Caduti