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Partigiano appartenente alla Brigata Leoni, nato a Garlasco nel 1919 e residente a Vigevano. Il 27 aprile 1945, in pieno clima di euforia, a Vigevano, quando la città sembra ormai libera, arrivano da Mortara i tedeschi che viaggiano su tre convogli ferroviari. I partigiani, dopo avre tentato invano di ottenerne la resa, cercano di mettere in atto alcuni tentativi per evitare che i convogli entrino in città; tentativi però falliti. I tedeschi, nel frattempo, arrestano nella periferia della città quattro cittadini che interrogano per accertarsi sulla consistenza delle forze partigiane presenti in città, dopodiché li costringono a salire sulla prima locomotiva e partono verso la città. A questo punto,da ogni edificio circostante piovono colpi verso i treni con ogni tipo di arma. Il treno viene fatto deviare su un binario morto e deraglia impattandosi contro un carro fermo carico di rottami di ferro. Gli ostaggi che si trovano sulla locomotiva tentano la fuga ma due di essi, Franchini Natale e Sacchi Ambrogio, vengono uccisi dai tedeschi. In seguito ai colpi da arma da fuoco ricevuti e al lancio di bombe a mano, una locomotiva prende fuoco e i tedeschi si danno alla fuga cercando nascondiglio nelle case. Durante questi scontri perdono la vita 9 cittadini vigevanesi: Bonomi Bruno, Boselli Pierino, Chiappani Felice, Guaita Angelo, Palmenti Cornelio, Pazzi Battista, Pisani Natale, Rossini Gianfranco rimasto ucciso presso la propria abitazione e Tambussi Angelo. In seguito alle ferite riportate moriranno nei giorni successivi a Vigevano altri 4 partigiani: Pelucelli Roberto il 3 maggio 1945, Cassinera Giuseppe l' 11 maggio, Fabbris Egisto e Castiglia Pietro il 10 maggio. |