Tenente della Guardia di Finanza. Nato a Bitonto (BA) il 26 novembre 1919 e deceduto il 28 aprile 1945 in seguite alle mortali ferite riportate il giorno 26 nello scontro avvenuto in via Mentana con un reparto della Guardia Nazionale Repubblicana. Insignito della Croce di Guerra al Valor Militare per i meriti acquisiti durante la Campagna di Grecia e della Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla Memoria per il sacrificio cui si sottopose durante l'insurrezione del 26 aprile 1945. -
IL FATTO D'ARME DEL 26 APRILE 1945 -
"Nei giorni della Liberazione della città, più precisamente il giorno 26 aprile 1945, su richiesta del locale Comitato di Liberazione Nazionale, un reparto di finanzieri della Compagnia di Pavia, al comando del Capitano Biagio Barone, fu mobilitato allo scopo di occupare la Prefettura ed altri edifici pubblici della città, dando così manforte ad altri patrioti che vi si erano già insediati e procedendo, nel contempo, al disarmo dei militari tedeschi e fascisti che si fossero incontrati durante il tragitto.
L'occupazione della Prefettura fu demandata al Tenente Francesco Lillo, comandante della Tenenza di Pavia, al quale fu dato incarico di formare un apposito drappello di circa 25 uomini.
Nel mentre il reparto si apprestava all'operazione, un militare avvertì l'ufficiale che nei pressi della caserma stava transitando un pattuglione della Guardia Nazionale Repubblicana, armato di fucili mitragliatori ed al comando di alcuni ufficiali.
A quel punto, il Tenente Lillo, valutata la superiorità dell'armamento nemico,decise di adottare uno stratagemma, consistente nell'attirare direttamente in caserma i militi fascisti. A tal fine inviò un proprio militare, disarmato, dal Capo Manipolo, co l'incarico di invitare i fascisti presso l'ufficio del Comandante della Compagnia di Finanza per ricevere informazioni concernenti l'ordine pubblico, data la delicata situazione nella quale versava la città in quel particolare momento.
L'ufficiale della G.N.R., diviso in due il pattuglione, si apprestò quindi ad entrare nella caserma del Corpo. Mentre il primo gruppo, entrato nel cortile, fu immediatamente disarmato dai finanzieri, il secondo gruppo, che in quel momento aveva immaginato la sorpresa che lo attendeva, retrocesse nuovamente nella strada, dalla quale aprì il fuoco contro la sede della Guardia di Finanza.
Per nulla intimorito, il Tenente Lillo, attorniato dagli altri finanzieri del drappello, affrontò energicamente la situazione.
Si mise così all'inseguimento del gruppo, invitandoloalla resa. In pochi minuti fu innescata un'autentica lotta corpo a corpo, nel corso della quale il Tenente Lillo affrontò personalmente un ufficiale fascista.
Nel momento in cui lalotta sembrava arridire alla Fiamma Gialla, dall'altra parte della strada, un milite della G.N.R. fece fuoco, colpendo gravemente alla schiena l'eroico ufficiale della Guardia di Finanza, il quale cadde morente sul selciato. Lo stesso milite colpì anche il finanziere Spirito, che nel frattempo aveva inseguito e ferito un'altro ufficiale della G.N.R., successivamente tratto in arresto.
Il finanziere Spirito, dopo l'8 settembre 1943, aveva aderito al Movimento Resistenziale, entrando così a far parte della 62a Brigata Garibaldi, della quale aveva assunto il comando di un Distaccamento operante nell'Oltrepò Pavese. Nell'aprile del '45, reduce dalla lunga campagna di guerra sin lì condotta, si era presentato al vecchio reparto d'appartenenza, ottenendo di partecipare ai vicini moti insurrezionali.
Poco distante dal Finanziere Spirito, fu ferito ad una gamba anche l'Appuntato Coletta, il quale si era fin lì distinto nel corso dello scontro armato. Mentre Il Finanziere Spirito spirò lungo il tragitto verso l'Ospedale, il Tenente Lillo e l'Appuntato Coletta raggiunsero il nosocomio in gravissime condizioni.
Il Tenente Lillo perì due giorni dopo lo scontro, così come Coletta il quale, subita l'amputazione della gamba sinistra, non superò il decorso post operatorio. Come emerge da una relazione, a firma del Colonello Malgeri, inviata al Comando Generale del Corpo in data 6 giugno 1945, i tre caduti furono proposti per il conferimento di una ricompensa al valore, la quale fu però concessa al solo Tenente Lillo.
All'Appuntato Coletta e al Finanziere Spirito, con Decreto del Presidente della Repubblica datato 31 ottobre 2007, è stata concessa la Medaglia di Bronzo al Valore della Guardia di Finanza. " La città di Bitonto gli ha dedicato una via e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, dal 3 settembre 2010, ha intitolato al Ten. Lillo la propria sede in c.so Garibaldi 174.
(Fonte: "FINANZIERI MARTIRI PER LA LIBERAZIONE DI PAVIA" per cortese concessione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia). |