Da Broni prendiamo la strada provinciale 198 della Valle Scuropasso che porta a Rocca de’ Giorgi e seguiamola sino ad arrivare al bivio per Cicognola; superiamo il bivio per poche centinaia di metri sino a raggiungere la prima casa sulla destra; sul lato opposto della strada, proprio davanti alla casa troviamo la lapide (+45°02.217’, +09°15.528’ ) che ricorda Celso Civardi, qui ucciso mentre tentava la fuga dopo essere stato catturato.
Ritorniamo ora al bivio per Cicognola e saliamo sino alla piazza del municipio davanti al muro di cinta del castello. Su questo muro troviamo la lapide (+45°02.000’, +09°14.646’) dedicata a Renato Moretti (Caplon) che qui fu fucilato dalla Sicherheit il 14 marzo 1945. Sempre sullo stesso muro è posta una grande lapide che riporta i nomi di 22 caduti.
Dalla piazza spostiamoci ora nell’attigua via Scarani; percorrendo non più di 200 m troviamo, sulla sinistra appoggiata al muro, la targa (+45°02.008’, +09°14.734’) dedicata a Giulio Maggi ucciso dalla Sicherheit il 22 novembre 1944.
A questo punto occorrerebbe farsi autorizzare ad entrare nel castello attraverso il grande cancello posto sulla piazza del municipio. Nel giardino interno è visibile una grande lapide posta contro il muro dell’edificio (+45°02.020’, +09°14.682’) con i nomi di 6 caduti che qui furono barbaramente torturati e uccisi. I loro corpi furono gettati nel pozzo presente all’interno del castello. E’ da precisare che il pozzo di cui stiamo parlando non è quello visibile al centro del giardino davanti alla lapide, ma si trova nella parte coperta antistante l’ingresso dell’edificio che sta in fondo al giardino. |